Vito Mollica

Firenze, Italia

Vito  Mollica

Biografia

Vito Mollica scopre la sua passione per la cucina da piccolo osservando la madre preparare specialità lucane ad Avigliano, la sua città natale in Basilicata, in provincia di Potenza. Nato nel 1971, Mollica inizia la sua carriera nel 1996 presso Four Seasons Hotels & Resorts, prestigioso marchio alberghiero canadese, prima a Milano, poi a Praga nel 2000, prima di approdare nel 2007 al simbolo di Firenze. La città lo affascina. “Fin dall’inizio, mi sono trovato in un paradiso di perfezione: l’arte, la storia, la cucina.

Nel novembre 2011, porta il ristorante Il Palagio a una stella Michelin, proponendo un menù incentrato sull’alta cucina italiana e toscana. Due anni dopo, si aggiudica il premio Piatto dell’anno della Guida Espresso, grazie ai suoi Cavatelli cacio e pepe con gamberi rossi marinati e calamaretti. Nel 2014, viene nominato Chef dell’anno dalla Guida Ristoranti Il Sole 24 Ore. Nel maggio 2015 ha assunto un doppio ruolo: oltre a dirigere il ristorante di Firenze, ha anche assunto la direzione del ristorante del Four Seasons di Milano. Il suo ritorno nella metropoli meneghina come Executive Chef lo ha reso “molto felice, soprattutto per essere l’erede di un grande maestro come Sergio Mei“, afferma. Da aprile 2022 è tornato stabilmente a Firenze per orchestrare i locali del ristorante di Palazzo Portinari Salviati, uno degli edifici più antichi della città, ora trasformato in un elegante hotel a cinque stelle.

Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro, Vito Mollica – Invito a cena al Palagio di Firenze, scritto da Aldo Fiordelli per Trenta Editore, che racconta i primi anni della carriera di Vito e la sua scoperta dell’alta cucina. Il suo secondo libro è uscito nella primavera del 2016, Il Brunch Italiano, che raccoglie le sue ricette. Negli anni è stato protagonista di numerosi eventi internazionali pensati per promuovere la cultura della cucina italiana nel mondo. Nel 2017 ha ricevuto il Leadership Excellence Award all’evento This is Italy organizzato a New York da Panorama con l’obiettivo di celebrare l’eccellenza italiana. Nel 2019 è stato Guest Chef e Presidente della Giuria all’Italian Cuisine Week in Japan organizzato dalla Camera di Commercio Italiana a Tokyo.

Che si tratti di salumi di cinta senese o di polli ruspanti, bisogna sempre conoscere l’uomo dietro il prodotto, perché non esiste lusso a tavola senza materie prime eccellenti“.

La filosofia ars coquendi di Mollica si riflette nella sua ricerca diretta nella campagna toscana tra mercati e piccoli produttori che condividono la sua passione per la qualità, l’autenticità e la stagionalità delle materie prime. “La cura nella produzione degli ingredienti si riflette nel gusto“, sostiene. Il resto lo fanno estro, sperimentazione, attenzione alle tecniche di cottura e alle consistenze, in un gioco di armonia ed equilibrio. “Più semplice è il modo in cui vengono preparati gli ingredienti, più facile è amplificarne il sapore.” Incorporare una naturale attitudine all’ospitalità. “Per noi, l’ospitalità è molto più che cucinare,” spiega Mollica. “Significa prendersi cura dei nostri ospiti in piccoli modi, prestare attenzione ai dettagli, creare una presenza discreta, fornire la generosità e la spontaneità con cui li aiutiamo a divertirsi e a sentirsi a casa anche in un ambiente sofisticato.

Affiliazione

- Direttore dei ristoranti di Palazzo Portinari Salviati, uno degli edifici più antichi di Firenze, ora trasformato in un elegante hotel a cinque stelle
- Autore di due libri "Vito Mollica - Invito a cena al Palagio di Firenze" e "Il Brunch Italiano"
- Vincitore del Leadership Excellence Award

Competenze

Gastronomia italiana